Ciao a tutti,
eccoci al consueto appuntamento mensile con le sfide dell’MTChallange.
Questo mese la ricetta con la quale cimentarsi è quella dei muffins all’americana, sia dolci che salati. Ma la vera sfida non è solo questa, non è solo produrre una ricetta degna della gara…la vera sfida di questo mese è che per la prima volta la ricetta deve ispirarsi ad un testo letterario.
Appena ho letto l’annuncio ho subito capito quali dovevano essere le mie due ricette con le mie ispirazioni….ma non poteva mica andare via liscia così! Non poteva mica essere così semplice!
Infatti, l’imprevisto è sempre in agguato e ahimè la prima e più naturale ispirazione uscita dal mio cuoricino è stata bruscamente falciata dall’introvabile ingrediente principale!
Ho deciso di raccontarvela comunque: il testo in questione è quello del primo libro che ho davvero letto da bambina ed è quel libro che mi porto dietro da tutta la vita. È un libro che negli anni avrò letto almeno 20 volte e che ogni volta ha una chiave di lettura differente, che ogni volta mi fa scoprire delle sfumature nuove e sbalorditive.
Si tratta de “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry.
Volevo fare dei muffins alle rose e raccontarvi tutto ciò che questo libro significa per me…ma vi siete salvati in corner perché non ho trovato le rose eduli. Ok, è Novembre, ma insomma…uffi!
Va bè, è andata così, quindi salto a piedi pari la questione e passo alla mia seconda ispirazione.
Il testo dal quale ho preso spunto per questi muffin salati è una poesia di Ungaretti.
Una poesia che mio papà citava spesso, un testo che spiazza per la potenza evocativa che racchiude in così poche parole: “Soldati” di Giuseppe Ungaretti
Ungaretti fa riferimento alla guerra e a come fragile e precaria sia la vita dei soldati, come una foglia d’autunno che resiste attaccata al ramo del suo albero e alla quale basterebbe un soffio di vento per cadere.
Non si tratta solamente della vita dei soldati, ma della vita in generale.
Questa poesia mi rammenta che tutti i giorni “si sta come d’autunno sugli alberi le foglie” e che può sempre arrivare una folata di vento a farci cadere.
Questo, nella mia personalissima interpretazione, serve a ricordarmi che ogni giorno in cui resto avidamente aggrappata al mio ramo è un giorno in più che va vissuto al 100%, pieno d’intensità.
Un giorno che non va sprecato, perché non avendo la certezza che domani sarò ancora lì devo dare il meglio di me.
Tutto questo potrebbe essere interpretato con estrema tristezza, ma attenzione, per me non è così.
Non leggete queste righe come “depressive”, io intendo dire che questa condizione di insicurezza del domani, che è propria della vita, deve spronarci e portarci a dare sempre il meglio di noi.
Per me ha un’accezione molto positiva, io sono fatta così, non so cosa mi riserverà il domani quindi prendo il presente e cerco di viverlo nel migliore dei modi, perché secondo me essere felici è una condizione del presente. Nel passato ci sono i ricordi e nel futuro ci sono le incognite…ma oggi so come sono ed è mio compito fare in modo di portare avanti ciò che voglio essere.
Non essere sicuri di avere tempo anche domani mi dà lo stimolo per essere soddisfatta delle mie azioni oggi.
Ecco, dopo questa pappardella filosofica torno alla ricetta, scusate ma ci tenevo a spiegare il perché di questa scelta 🙂
Riportando il discorso su un piano un pò più leggero, banalmente si parla di autunno e quindi vi propongo una ricetta stagionale. Di certo non ho inventato nulla…ma questi, oggi, sono i miei muffin.
muffins:
Reggiano
tagliato a cubetti
30 gr di Emmental tagliato a cubetti
secchi
1 spicchio d’aglio
1 fetta di cipolla bianca
1 tazzina di vino bianco secco
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
sale fino
polvere per salati
bicarbonato
bianco naturale (non zuccherato)
burro
Sbucciate la carota e grattugiatela finemente e tagliate a cubetti di circa 1 cm l’Emmental e il Gruyere.
Giulia Cappelli says
Meravigliosi e deliziosi!!! gnammy! bellissima ricetta!! bravissima come sempre!
spadellatissima says
Grazie tesoro <3
ciao lina bella, che bella poesia hai scelto e che bella ricetta hai abbinato, bello e tenero il ricordo del tuo papy. ti mando un abbraccio forte!
Ma ciao Ale,
grazie tesoro sei sempre dolcissima 🙂
I tuoi muffins autunnali sono deliziosi, ma ancor di più mi piacciono le considerazioni che fai in apertura. Solo un grande poeta può esprimere l'intero senso della vita in così poche parole! E tu queste parole le hai interpretate molto bene! Un abbraccio
Grazie Andrea,
ho sempre apprezzato questa poesia e questa sfida a colpi di testi letterari mi è piaciuta un sacco 🙂
Lina sai che anche io volevo fare un muffin alle rose ispirato dallo stesso libro?
Le avevo anche trovate le rose ma poi ha impegnato la mia mente un altra ispirazione che spero di concretizzare fra poche ore.
Comunque questi li trovo davvero speciali, in piena sintonia con la stagione che stiamo vivendo
Complimenti per le foto
Guarda Antonietta, le rose mi hanno fatto impazzire…io non le ho mica trovate!!!
Avevo già in mente tutto: la ricetta, il post, le foto…tutto, ma niente.
Va beh pazienza, per questa volta è andata così, ma ormai mi sono rimasti in testa e prima o poi li farò 🙂
Concordo in pieno con le tue parole. La poesia di Ungaretti è da prendere come sprono, più che come una gufata (come si direbbe dalle mie parti). Bisogna dare e fare oggi, perché noi siamo nel qui e ora, non nel ricordo di ciò che eravamo.. e non in quello che saremo.
Mi piace tantissimo la scelta del testo e anche quella degli ingredienti da abbinare 🙂 Bravissima 😀
Grazie Paola,
esatto, io la vedo così, non è una guata ma una sorta di promemoria per la vita 🙂
Questa poesia, la più amata dagli alunni a scuola per la facilitá con cui si imparava, cela dietro a poche righe il grande significato di precarietà degli uomini.. Ma mi piace da morire la tua chiave di lettura tutta positiva! Tutte le volte questa poesia mi fa emozionare.. E tu hai creato dei muffin degni di tanta bellezza.. Complimenti!
Io a scuola ho imparato che ciò che apparentemente è più facile poi si rivela moooolto più ricco e complicato di quel che ti aspettavi. Questa poesia ne è un esempio lampante: poche parole e si potrebbe parlarne per ore ed ore…e io questo lo trovo affascinantissimo 🙂
Mi piace la tua carica di positività con cui affronti la vita. Mi fa iniziare bene la giornata. I tuoi muffins sono golosissimi. A presto.
Grazie Manu 🙂
Ti auguro che sia davvero una buona giornata!
Mi dispiace per le rose eduli e per il Piccolo Principe.. so quanto può essere frustrante non trovare l'ingrediente giusto per la ricetta che si ha in mente!! una volta per i plin di Elisa ho girato mezzo centro di Bologna giuro, per un formaggio che poi non ho trovato :-(( ma poi le ns inesauribili risorse ci portano a realizzare ricette alternative magari anche più valide della versione originale!
Bellissima la poesia che hai scelto, la ricordo molto bene. In pochi versi racchiude in modo eccelso tanti concetti, anche molto seri ed intensi. Concordo con te, non deve essere vista come una cosa negativa ma anzi, come spunto di riflessione positiva sulla nostra condizione, sulla vita di cui non andrebbe "sprecato" neanche un secondo.
Un autunno così ben rappresentato nei tuoi muffins, semplicemente perfetti, gustosi e in tema.
Il mix di formaggi abbraccia tutti gli altri ingredienti esaltandone il sapore, la castagna regala oltre al suo profumo anche una morbidezza extra.
Bravissima!!!!!! grazie infinite!!!