Eccolo, vi presento la mia ultima fatica: il Pandoro!
Ho comprato lo stampo l’anno scorso presa da una strana enfasi da sperimentazione e poi l’ho riposto diligentemente nel mio “armadietto degli stampi” e lì è rimasto per un anno. A dire la verità mi ero anche dimenticata di averlo…poi quando ho visto le mie amiche blogger iniziare a pubblicare delle vere e proprie opere d’arte a base di pandori e panettoni, mi sono ricordata di lui e di quell’attimo di follia in cui ho pensato di poterci provare anche io.
Non vado tanto d’accordo con i dolci, chi mi conosce lo sa, praticamente a parte muffin, qualche biscotto e fluffose è raro che io sforni un dolce, non perché non mi piacciano…semplicemente perché non sono molto brava nel prepararli. Sarà che per fare i dolci bisogna seguire alla lettera le ricette altrimenti non vengono, mentre io le ricette le uso solo come traccia di base e poi mentre cucino le modifico in base a quello che mi viene in mente (e questo con i dolci non si può fare!). Comunque, alla fine ho deciso di provarci. Ho seguito la ricetta di Adriano del blog Profumo di lievito, da sempre un punto di riferimento per i lievitatisi dolci che salati.
Non è venuto perfetto, qualcosa l’ho sbagliato perché la consistenza era leggermente diversa da quella di un normale pandoro, ma il sapore c’era tutto! Un profumo pazzesco, morbido morbido! L’ho portato in ufficio ed è finito in un attimo…segno che poi tanto male non era 🙂
Credo che il mio errore sia stato inserire l’emulsione di cioccolato bianco ad una temperatura un po’ troppo bassa, perché da quel momento in poi l’impasto ha fatto fatica ad incordarsi bene. Ma sono andata avanti comunque, mi sono detta “qualcosa verrà fuori” e così è stato.
Noterete che manca il “piede”. Solitamente i pandori in cottura escono dallo stampo formando un rigonfiamento alla base. Ecco, io non ce l’ho perché ho messo troppo poco impasto nello stampo.
Sappiate che se deciderete di provarci, dovete per forza avere a disposizione una planetaria…credetemi, già è impegnativo così, senza planetaria sarebbe da pazzi!
Vi riporto la ricetta, ma tutto il merito di questa formula magica è di Adriano e del suo blog 😉
- 635 g di farina (W350)
- 250 g di zucchero a velo
- 260 g di burro
- 150 ml di panna (35% grassi)
- 190 g di acqua
- 1 uovo
- 6 tuorli
- 80 g di cioccolato bianco
- 16 g di lievito di birra fresco
- 11 g sale
- 1 cucchiaino miele di acacia
- 1 e ½ bacche di vaniglia
- Si inizia a lavorare la sera preparando il poolish. Mettete in una ciotola 150 g di acqua a temperatura ambiente, 75 g di farina, 6 g di lievito di birra, i semi di mezza bacca di vaniglia, mescolate con una frusta a mano e riponete in frigorifero in contenitore ermetico per 12 ore.
- Al mattino tirate fuori il poolish dal frigo e mettete da parte.
- Preparate la biga sciogliendo 10 g di lievito insieme ad un cucchiaino di miele in 40 g d’acqua tiepida. Unite 80 g di farina ed infine un tuorlo d’uovo. Coprite bene con della pellicola trasparente e lasciate riposare fino al raddoppio.
- A questo punto mettete il poolish e la biga nella ciotola della planetaria dove avrete montato la foglia (K). Aggiungete 150 g di farina e avviate lentamente la planetaria. Portate gradualmente a velocità due e fate incordare l’impasto.
- Rallentate a velocità 1 e aggiunte un tuorlo e 35 g di zucchero e incordate nuovamente.
- Inserite un altro tuorlo con altri 35 g di zucchero e incordate.
- A questo punto montate il gancio, rivoltate l’impasto nella ciotola, fate ripartire la planetaria e serrate l’incordatura.
- A velocità 1 e mezzo inserite 80 g di burro morbido un pezzetto per volta e lasciate impastare fino a che il composto diventa elastico.
- Coprite l’impasto e lasciate lievitare a 26° C fino al raddoppio.
- Nel frattempo preparate un’emulsione a bagnomaria con 100 g di burro, 50 g di panna, il cioccolato bianco e i semi di mezza bacca di vaniglia. Mettete da parte e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.
- Mettete nella ciotola 100 ml di panna, l’albume dell’uovo intero, 220 g di farina, l’impasto lievitato ed avviamo con la foglia, incordate a velocità 2 rovesciamo l’impasto due o tre volte.
- Rallentate, inserite un altro ⅔ della farina rimanente ed avviate con la foglia, incordate a vel. 2 rovesciando di tanto in tanto l’impasto.
- Rallentate, inserite i tuorli uno alla volta (accompagnati da una porzione di zucchero e farina ed il sale con l’ultimo tuorlo) riprendendo l’incordatura prima del successivo inserimento.
- Quando l’impasto è ben incordato rallentate ed aggiungete l’emulsione un cucchiaino alla volta fermandovi di tanto in tanto per serrare l’incordatura.
- Ora montate il gancio ed inserite il burro rimanente, sempre morbido, a vel. 1.5.
- Aggiungete i semi della vaniglia rimanente e continuate a lavorare l’impasto, rovesciandolo un paio di volte, fino ad ottenere la consistenza ottimale che dovrà essere perfettamente liscia e lucida, quasi gelatinosa.
- Lasciate riposare mezz’ora poi mettete l’impasto su un piano e fate le pieghe prendendo i bordi dell’impasto e ripiegandoli delicatamente verso il centro in senso orario.
- A questo punto aspettate circa 15 minuti, poi dividete in due l’impasto e mettetelo nello stampo imburrato ma non infarinato. (Io ho solo uno stampo da pandoro, quindi l’altra metà l’ho messa nello stampo da plumcake).
- Coprite con la pellicola e lasciate lievitare fino al bordo a 26° C.
- Togliete la pellicola e infornate a 170° C per 40 minuti. Sfornate, lasciate raffreddare ed estraete delicatamente dallo stampo.
- Servite il pandoro cospargendolo di zucchero a velo.
Batù Simo says
Secondo me è perfetto! I miei complimenti. L’ho fatto anche io ma lo taglieremo a Natale per cui lo posterò il prossimo anno e quello del prossimo anno, l’anno successivo e così via.
La consistenza è diversa perchè in realtà quelli acquistati fatti dai professionisti (veri – chi lo fa di mestiere), sono costituiti da 5 impasti (e non due o al massimo tre come lo facciamo noi) è molto più complesso. Ma scusa… vuoi mettere il sapore e la genuinità degli ingredienti di quello fatto in casa? non c’è storia! Brava!
peccato manchino i passaggi altrimenti sarebbe stato perfetto per il mio giveaway di Natale , se ti fa piacere partecipare con un’altra ricetta contenente foto dello step della preparazione… ecco il link: http://www.batuffolando-ricette.com/2016/11/giveaway-il-natale-da-batuffolando.html
erika says
Bellissimo, brava!
mi tenta…
Buon Natale.
ricettevegolose says
Io ancora non ho avuto mai il coraggio di cimentarmi in una preparazione complicata come il pandoro… il tuo è venuto davvero incantevole 🙂 Cari auguri di buone feste!