Ciao a tutti,
vi ho già parlato della Festa delle Attività in Proprio (qui), l’iniziativa di METRO Italia che promuove il settore Horeca sostenuta dai blogger di Say Good attraverso una serie di eventi che raccontano i locali che aderiscono a questo progetto.
Questa settimana sono andata a scoprire per voi Cascina Ovi, un ristorante che ha come location un’antica cascina a Segrate risalente al XIV secolo, ristrutturata a regola d’arte per creare un ambiente molto elegante. Non aspettatevi una trattoria casereccia, come appena detto, si tratta di un ristorante di fascia medio-alta, ben arredato e accogliente. Qui la cucina e il servizio sono di un certo livello e la proposta della carta vi stupirà con dei piatti che legano la ricerca e la sperimentazione insieme al territorio di origine del proprietario, la Sardegna.
L’attenzione alla ricerca e alla scelta delle materie prime è tangibile, vengono premiati i piccoli produttori che conservano la tradizione e le eccellenze, partendo dalla selezione attenta di ogni elemento. Francesco, il proprietario, va molto fiero di questo aspetto e se sarete interessati vi racconterà con passione da dove arriva il suo olio, dove acquista il sale e chi gli fornisce il pane.
Il protagonista di questo ristorante è sicuramente il pesce, ben cucinato e ben presentato, ma non mancano le proposte a base di carne.
Noi ci siamo affidati alla cucina, non abbiamo ordinato alla carta ma abbiamo chiesto di stupirci con quello che secondo loro poteva essere il miglior modo di rappresentare Cascina Ovi. È valsa la pena rischiare e siamo rimasti molto soddisfatti.
Abbiamo cenato molto bene, ci sono stati proposti una serie antipasti, alcuni in carta e alcuni fuori fuori menù, tutti molto buoni:
Ceviche di ombrina al tartufo nero
Capasanta con fois gras e chips di patata viola affiancato ad un cubo di tonno scottato e affumicato con babaganoush e salsa yogurt
Ostriche in tempura
A seguire ci è stato servito un risotto studiato per unire l’omaggio al territorio milanese dove si trova il ristorante alla tradizione sarda propria del titolare. Un connubio ben riuscito, è stato il piatto che ho più apprezzato durante la serata: riso Carnaroli con crema di zafferano, gamberi crudi, aglio nero e capasanta al burro lavorata a bassa temperatura. Buonissimo, quella sorta di mousse di capasanta me la sogno di notte…
Infine dei filetti di triglia farciti con patate e capperi, serviti su una crema di pomodoro con polvere di olive nere e gelato di formaggio di capra. Anche questo apprezzato e molto ben riuscito l’accostamento con il formaggio di capra.
Degna di nota la proposta della cantina, con molte etichette importanti provenienti dalla Sardegna. Anche sul vino ci siamo fatti consigliare e abbiamo pasteggiato con un bianco Kýanos IGT Isola dei Nuraghi, davvero ottimo.
Personalmente vi consiglio di andare a provare questo ristorante. Potete approfittare della proposta speciale ideata in occasione della Festa delle Attività in Proprio che si terrà il 9 ottobre. Per quella data potrete gustare un menù dedicato che comprende: ceviche di ombrina al tartufo nero (quella che ho mangiato io e che trovate fotografia qui sopra), gnocchi di grano saraceno con funghi porcini e seppia brasata, orata al lime su julienne di verdure alla soia e cannella e cheesecake con peperoni e basilico.
Seguite il racconto delle nostre esperienze sui social attraverso gli hashtag #9ottobrenightout e #loveownbusiness, e se volete sbirciare tra gli esercizi aderenti, troverete la raccolta degli articoli dei blogger che sostengono il progetto in una sezione dedicata del sito Say Good.
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